GLUTEI: perchè gli esercizi non funzionano

Perché i tuoi glutei si atrofizzano? Questa è la prima domanda a cui dovresti rispondere, prima di intraprendere qualsiasi programma di allenamento.

E lo dovresti fare per la semplice ragione che, se non conosci la causa del problema, non puoi intervenire efficacemente per risolvere il problema stesso.

Se il dito ti fa male perché c’è una spina conficcata, fin quando non riuscirai ad identificare la spina come causa del problema, non riuscirai ad estrarla ed a togliere il dolore.

Quindi, cerchiamo di capire qual è la causa… si, lo so che ti stai chiedendo: ma di cosa sta parlando? Non è forse qualcosa di già risaputo?

È tutto così semplice e lineare: i glutei, così come qualsiasi altra zona corporea, si atrofizzano per mancanza di esercizio. In sostanza ti muovi poco, sei troppo sedentaria, fai un lavoro in cui il tuo corpo non viene utilizzato.

Quindi, la causa è semplicemente “mancanza di esercizio” e, conseguentemente, la soluzione del problema è adottare un programma di esercizi adeguato che sopperisca tale mancanza.

Problema: muscoli dei glutei atrofizzati

Causa del problema: mancanza di esercizio

Soluzione: effettuare un esercizio fisico adeguato

La prima cosa che voglio dirti e che sicuramente ti lascerà un po’ incredula è che, in realtà, la causa reale non è mancanza di esercizio o di attività fisica adeguata non è quella la causa.

Non è la mancanza di esercizio la causa dei tuoi glutei atrofizzati

E se non è quella la causa, gli esercizi classici ti serviranno a ben poco, anzi, potrebbero addirittura aggravare il problema.

Si, i programmi e gli esercizi convenzionali potrebbero addirittura aggravare il problema, non perché sono sbagliati in sé, ma perché semplicemente ignorano la causa reale dei tuoi glutei atrofizzati e quindi non sono mirati a risolvere quel problema.

La causa reale è sotto gli occhi di tutti, ma non viene vista perché ben nascosta dal nostro sistema concettuale ma adesso cercheremo di vederla e capirla.

La ragione principale è che li stai bloccando, insieme a tutti i muscoli della fascia mediana del corpo.

Sono dei processi che si mettono in azione, che bloccano e non permettono il pieno movimento di questa zona corporea… e se non c’è movimento, ovviamente si atrofizzano.

È come se la parte centrale del tuo corpo fosse ingessata e non potesse muoversi.

Logicamente, fin quando non togli il gesso non riuscirai mai a migliorare la situazione.

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I processi, semplificando, sono essenzialmente due:

1: Processo di focalizzazione (movimento diretto ad uno scopo)

2: Eccessivo controllo del corpo

Sono processi che agiscono in sinergia e si supportano a vicenda

Il primo è, semplicemente, il processo che si mette in azione in modo automatico ed inconscio ogni volta che finalizzi il movimento verso uno scopo.

Te la faccio semplice: se io ti chiedessi di effettuare un movimento specifico con la mano destra, cosa faresti? Semplicemente convoglieresti la tua attenzione verso la mano e bloccheresti a ritroso il resto del corpo per essere più precisa col movimento.

Lo faresti in modo automatico ed inconscio, semplicemente indirizzando la volontà verso il compito specifico richiesto … ed un esercizio è proprio questo.

Quindi, blocchi una parte e rivolgi l’attenzione verso la parte rimasta libera. In questo modo sei più precisa, sei più efficiente, riesci a controllare meglio il tuo corpo e ad espletare il compito.

Ed è qualcosa che fai continuamente, ogni volta che ti muovi sulla base della volontà. Non puoi fare altrimenti.

Sei allo sportello delle poste: indirizzi la tua attenzione al compito che stai svolgendo od all’operatore e per riflesso blocchi il resto del corpo: irrigidisci le gambe ed inarchi la schiena.

Effettui un esercizio ginnico con la parte superiore del corpo: blocchi le gambe e rivolgi la tua attenzione verso la parte che stai allenando.

Questo blocco, oltre a renderti più precisa ed efficiente, ti fa sentire più nettamente la parte che stai muovendo, in contrasto col resto del corpo bloccato e questo aumenta ancor di più la tua possibilità di dirigere e controllare il movimento.

Per esempio, se muovi la mano, riesci a sentirla e quindi a controllarla meglio.

Ti senti padrona del movimento e questa sensazione puoi averla solo se blocchi una parte del corpo ed indirizzi la tua attenzione verso la parte rimasta libera.

Quindi, ogni volta che vuoi prendere il controllo del tuo corpo tramite un movimento volontario devi per forza agire in questo modo.

Ora, quando ti muovi normalmente per strada, quando cammini, quando guidi, quando lavori, praticamente in ogni situazione, qual è la parte del corpo che devi bloccare per prendere il controllo del tuo corpo ed esercitare la tua volontà?

Esatto, la parte mediana del tuo corpo, devi bloccare la parte centrale del tuo corpo ed indirizzare la tua attenzione verso le mani se stai eseguendo un compito con le mani, o verso i piedi se stai utilizzando le gambe, magari per camminare.

In ogni caso, interviene il processo che blocca la fascia mediana e ti regala il controllo migliore del tuo corpo.

Non ti chiedo di credermi, semplicemente, fermati un attimo e guarda. Il modo più semplice per farlo è osservare le persone che camminano.

Siediti su una panchina, in un parco od al centro commerciale. Vedrai che le persone camminano, semplicemente, ma il 90% di loro bloccherà il bacino, non spingerà con i glutei in avanti ad ogni passo.

 Non lo fanno, semplicemente perché assumono il controllo del loro corpo e per fare questo mettono in moto il meccanismo che ti ho decritto.

Ed è qualcosa che stai facendo quasi sicuramente anche tu. Ti ho chiesto di osservarlo all’esterno perché è più facile osservare qualcosa di “esterno”, piuttosto qualcosa che è radicato ed inconscio in te.

Ed insieme a questo controllo, potrai notare che molti eserciteranno un controllo eccessivo del loro corpo, aldilà di ogni utilità e finalità.

Ed anche in questo caso, si tratta sempre della fascia mediana del loro corpo.

Si ha paura di lasciarsi andare, bisogna avere tutto sotto controllo.

Bisogna sentire, soprattutto, di avere la percezione fisica di avere questo controllo ed il modo migliore è proprio bloccare ulteriormente il nostro corpo, la nostra parte centrale.

Bloccando questa zona, abbiamo bloccato tutto ed abbiamo pressoché il controllo totale della situazione

Quindi, questo è il meccanismo principale per cui i tuoi glutei pian piano si atrofizzano: dei processi che bloccano la tua fascia mediana del corpo e non ne permettono il pieno movimento… e se non c’è possibilità di movimento, non c’è nessun esercizio che possa funzionare.

È come pretendere di allenare il bicipite di un braccio ingessato: semplicemente non puoi, anche con i migliori esercizi, perché non lo puoi muovere.

Quindi, qualsiasi programma che non tenga in debita considerazione questo processo è destinato a fallire… anzi, direi a peggiorare la situazione, perché anche un esercizio convenzionale, basato sulla volontà è un movimento finalizzato ad uno scopo e come tale innesca e rafforza questo meccanismo, ma quest’aspetto, magari l’andremo a sviluppare in un altro articolo.

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