Esercizi di isolamento per i glutei: il GRANDE BLUFF!

Con questo articolo andrò a cozzare contro molti luoghi comuni e false credenze del mondo del fitness e non solo.

Spero che queste mie considerazioni ti invitino a riflettere e magari ad approfondire l’argomento.

Perché affermo che gli esercizi di isolamento sono un grande bluff? Beh, semplicemente perché, come in un gioco di prestigio, ti fanno credere e sperimentare una realtà che non esiste.

Oppure, più semplicemente, perché effettui degli esercizi che ti dicono che hanno delle particolari finalità e dovrebbero farti raggiungere dei particolari risultati, quando invece, in realtà, fanno esattamente il contrario.

Adesso, cerchiamo di capire meglio il senso di queste mie affermazioni contraddittorie.

Come prima cosa, definiamo cos’è un esercizio di isolamento.

In genere sono esercizi in cui blocchi tutto il corpo od una parte di esso, lasciando libera la parte che ti permette di effettuare l’esercizio stesso.

Questo esercizio va ad allenare, in modo mirato, un particolare distretto muscolare tramite movimenti specifici e calibrati.

Per farti degli esempi pratici: la spinta della gamba indietro o verso l’alto in posizione di quadrupedia, gli Hip thrust od anche gli esercizi alla gluteus machine sono esempi di esercizi di isolamento.

Quindi, per esempio, come vedi nella foto, in questo caso blocchi il corpo assumendo la posizione di quadrupedia e lasci libera solo la gamba destra.

In questo modo, puoi effettuare un movimento ben controllato e calibrato, attraverso cui puoi concentrarti sui glutei.

Il movimento è ben studiato, rispetta l’anatomia e la fisiologia ed è concepito proprio per stimolare in maniera ottimale quella zona.

Tu lo provi e dici: “… Cavolo, si sentono proprio e riesco a concentrarmi proprio su quella zona, come non mi riesce con altri esercizi: sono sulla strada buona e con un po’ di costanza otterrò anche dei discreti risultati.”

Magari, poi interviene anche il personal a correggerti di quel millimetro per migliorare l’esecuzione e tu senti ancor di più che stai facendo bene.

Riesci a stabilire la cosiddetta connessione mente-muscolo.

Tutto bello, tutto perfetto se non fosse solo per il fatto che è un grande bluff.

Eh sì, è proprio così, anche se gli esercizi rispettano tutte le regole dell’anatomia e della fisiologia, anche se la realtà che stai sperimentando ti dice che sei sulla buona strada.

Adesso, cerchiamo di capire il perché.

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Riesci a sentire meglio la zona muscolare che stai allenando, sicuramente, ma non è perché stai stabilendo la connessione mente-muscolo, ma semplicemente perché blocchi il corpo e lasci libera solo la parte che deve effettuare l’esercizio.

In questo modo si crea resistenza tra la parte rimasta libera e quella che si muove e questo ti dà più sensazione. Se eseguissi il movimento con il corpo sbloccato, avresti meno sensazione.

Inoltre, avendo limitato le possibilità di movimento del corpo, è logico che riesca a concentrarti meglio sul movimento specifico ed a controllarlo meglio.

Altra cosa ancora: esercitandoti, acquisirai padronanza del movimento e questo ti consentirà di essere più specifica col movimento e di concentrarti maggiormente sul muscolo.

Ma, diventerai più brava SOLO ad eseguire questo movimento. Non si stabilirà nessuna connessione mente-muscolo, così come noi la intendiamo.

Riflettici un attimo: una volta che avrai acquisito padronanza di questo esercizio, in cui spingi la gamba verso l’alto contro una resistenza, pensi che questa abilità si trasferisca nel camminare?

Pensi veramente che riuscirai ad utilizzare meglio i glutei in questa azione? E se non avviene questo, di quale connessione mente-muscolo stiamo parlando?

Difatti, se proprio vogliamo parlare di connessione, in realtà avviene proprio il contrario.

Immaginiamo di applicare questo concetto di esercizio di isolamento ai muscoli dell’avambraccio.

Ok, blocchi il braccio e magari la mano, come vedi in figura.

Il movimento che ti serve per stimolare i muscoli dell’avambraccio è chiudere con forza la mano.

In questo modo, sicuramente hai un miglior controllo del movimento.

Ma avviene anche un’altra cosa: perdi forza. E più blocchi e ti focalizzi e più perdi forza. La muscolatura non riesce più a lavorare veramente.

Prova a stringere la mano col braccio bloccato e poi prova a stringere la mano col braccio “non bloccato”.

E sai perché avviene questo? Perché l’hai scollegata dal resto del corpo!

Nessun muscolo lavora in modo isolato. Per lavorare ha bisogno dell’intervento degli altri muscoli che devono attivarsi in sinergia con esso.

Vedi, io penso che questa sia la vera connessione e non la connessione che viene normalmente teorizzata e immaginata e su cui si costruiscono, magari intere discipline. 

E, ritornando ai glutei, è proprio questo collegamento che si è perso e che sta portando i glutei verso l’atrofizzazione.

Non riusciamo più a utilizzarli quando camminiamo, quando ci sediamo, quando saliamo o scendiamo le scale, quando stiamo semplicemente in piedi. Sono scollegati dal resto del corpo.

Quindi, se anche i tuoi glutei si stanno atrofizzando, per piacere, evita assolutamente questi esercizi: a lungo andare possono solo peggiorare la situazione.

Cerca, invece, di ristabilire questa connessione. Come? Semplicemente facendo l’opposto di quello che viene fatto con gli esercizi di isolamento.

Quindi, cerca come prima cosa di “sbloccare” il tuo corpo, piegando e ammorbidendo tutte le articolazioni.

Cerca, poi di collegare e sentire come queste parti “comunicano” tra di loro mentre esegui l’esercizio scelto.

Quando farai questo, all’inizio avrai meno sensazione dei tuoi glutei: li sentirai di meno e sarai anche meno precisa. Ma questo, avviene, semplicemente perché non stai bloccando il corpo e stai permettendo alle forze di circolare.

Procedendo, invece, in questa direzione, vedrai che, pian piano, ritornerai a sentire nuovamente i glutei… anzi, li sentirai molto di più.

E stavolta sarà qualcosa di reale, perché lo avrai fatto procedendo nel giusto modo.

Lo avrai fatto collegandolo realmente al resto del corpo e stabilendo la vera connessione e non quella fittizia mente-muscolo.

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Superati i cinquanta o anche prima, si pensa che non sia più possibile rassodare e tonificare i glutei in maniera soddisfacente. Credimi, si può fare e più di quello che pensi.

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